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 direttamente tutte le sfide relative alla gestione della supply chain e siamo in grado di garantire continuità nelle forniture di una vasta gamma di prodotti per l’industria.
Ci siamo posti obiettivi ESG ambiziosi che stiamo raggiungendo, e stiamo trasformando la nostra attività per offrire nuovi servizi a supporto delle attività dei nostri clienti.
Per continuare a ispirare le generazioni di oggi e domani nel trovare idee e soluzioni creative che rendano possibile l’impossibile e per proseguire nella costruzione di un futuro responsabile e sostenibile, stiamo puntando sul consolidamento dei nostri marchi operativi sotto un’unica e forte identità.
Il Gruppo RS ha intrapreso un viaggio verso l’eccellenza e avviato un programma di rebranding che trasformerà la nostra azienda in una grande azienda sotto “Un marchio. Un team. Una cultura”. Il nostro modo di lavorare e, di riflesso, il nostro brand stanno evolvendo in coerenza con la nostra nuova strategia “The RS Way” poggiata su cinque priorità strategiche: investire sulle persone e il loro sviluppo professionale e personale, offrire un servizio di eccellenza ai nostri clienti e fornitori anticipandone necessità e bisogni, essere sempre in prima linea quando si parla di innovazione tecnologica e di prodotto, investire sul miglioramento continuo dei nostri servizi e sull’efficienza dei nostri processi per una crescita sostenibile nel tempo.
Non smetteremo mai di lavorare in modo collaborativo, solidale ed efficiente per fornire il miglior servizio possibile e per far accadere ogni giorno cose incredibili per un mondo migliore.
Fabrizio Santini
Presidente di ADACI
Nella struttura competitiva di un’azienda e, soprattutto, in questo momento storico, la supply chain e il controllo dei costi degli acquisti interni sono sempre più elementi sensibili. Le catene di approvvigionamento hanno affrontato sfide senza precedenti per la pressione cui sono state sottoposte dalle variabili legate a restrizioni sanitarie, difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, picchi di domanda ed incertezza sulle previsioni. La criticità più ricorrente nella prassi aziendale in tema di approvvigionamento riguarda la gestione delle informazioni, ancora più accentuata nel caso dell’acquisto e dello shortage dei materiali indiretti, che spesso vengono comprati senza una particolare attenzione all’analisi
e all’attribuzione dei costi e dei consumi.
Poiché il fabbisogno di MRO proviene da molteplici fonti, interne ed esterne, avere un buon flusso di comunicazione è indispensabile per consolidare le richieste e predisporre efficienti politiche di acquisto. L’indagine 2022 conferma questo elemento come fattore critico da gestire e ricorda come persistano difficoltà oggettive che la funzione acquisti deve superare: ad esempio, ridotta visibilità sui processi aziendali, scarsa disponibilità di personale qualificato per gli acquisti MRO, necessità di strumenti tecnologici di ausilio e gestione di asset mediamente obsoleti. Per essere vincente la squadra acquisti deve crescere in competenza e nell’analisi qualitativa dei dati, dei consumi e dei fabbisogni, deve adottare tecnologie innovative tenendo fermo lo sguardo sulla sostenibilità. Essere un buon supply manager oggi significa comprendere lo scenario in cui si opera e individuare le soluzioni migliori. Ecco perché ADACI, l’Associazione Italiana Acquisti e Supply Management, da quasi 55 anni accompagna le imprese lungo la più grande transizione che i processi produttivi, industriali e non, abbiano mai conosciuto svolgendo analisi specifiche, redigendo modelli previsionali e affiancando il management nella gestione efficace ed efficiente degli approvvigionamenti, dei materiali e dei magazzini, della logistica e delle facilities.
Emanuela Delbufalo
Preside della Facoltà di Economia dell’Università Europea di Roma e Professore Ordinario di Operations & Supply Chain Management
I processi di approvvigionamento hanno un ruolo strategico per la competitività aziendale e rappresentano la cartina al tornasole dell’abilità delle imprese di leggere il contesto in cui operano e di negoziare con i partner, creando relazioni efficaci ed efficienti. In questa prospettiva si inquadra l’indagine sui fabbisogni e sulle metodologie adottate dalle imprese italiane per gli acquisti MRO. L’approfondimento è interessante perché si concentra su categorie merceologiche che tagliano trasversalmente molteplici settori industriali e di servizi e che, al contempo, rappresentano una voce di costo non marginale nel bilancio delle imprese. Lo studio analizza gli acquisti MRO utilizzando molteplici prospettive, utili a definire trend e best practices ma anche criticità e vulnerabilità condivise. Dai risultati emerge un quadro complesso ed articolato di fabbisogni e metodologie e risalta, in controluce, la complessità del fenomeno e l’impatto che l’incertezza gioca sulla sua evoluzione.
INTRODUZIONE ALLA RICERCA
 Il procurement dei materiali indiretti in italia 2022 5




















































































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